La donazione è un contratto con il quale un soggetto decide di arricchire un altro soggetto per spirito di liberalità.
Per spirito di liberalità si intende la volontà liberamente determinata di
trasferire a qualcun'altro parte del proprio patrimonio.
Affinché una donazione risulti pienamente valida, è indispensabile che
il soggetto che effettua la donazione lo faccia liberamente, cioè che abbia la
volontà, l'intenzione ed anche la piena coscienza di donare senza che vi sia una costrizione
fisica o psicologica o, addirittura, che sia obbligato a farlo da altri.
Non può esservi, allora, alcun tornaconto in favore di colui che dona
poiché, egli dovrà farlo in assoluta libertà e gratuitamente.
L'istituto della donazione, infatti, si basa sul principio secondo il
quale si
vuole arricchire l'altra persona conferendogli un bene o del denaro o,
comunque un vantaggio, senza controprestazione di alcun genere.
Ciò significa, quindi, che se si dona un bene per un motivo o per uno
scopo diverso avendo, ad esempio, un secondo fine o un proprio vantaggio, saremo
di fronte ad un diversa situazione e non potremo considerarla in alcun modo una
donazione.
Allora, scegliere di donare comporta una attenta valutazione
accompagnata dalla consapevolezza che, donare un proprio bene (pensiamo ad
esempio ad un immobile) ha
delle conseguenze sul proprio patrimonio che viene ridotto
considerevolmente.
Avvocato Roma, per questo ragione, intende dare una guida a chi ha
deciso o sta valutando la possibilità di donare un proprio bene oppure a chi, al
contrario, ha ricevuto o riceverà un bene in donazione.
Avvocato Roma, quindi, consiglia in questi casi di rivolgersi ad un Avvocato
che potrà fornire indicazioni precise e guidarvi affinché la scelta di
donare risulti una scelta assolutamente consapevole.
L'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma,
responsabile della rubrica sulle Donazioni e sull'Eredità, si occupa di
donazioni ed eredità e potrà assistervi e seguirvi nelle vostre
scelte consigliandovi per il meglio.
Se avete domande o volete maggiori chiarimenti sulle donazioni e
sull'eredità potete inviare una mail all'indirizzo:
l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma vi risponderà
rispondendo alle vostre domande.
Il contratto di donazione deve essere redatto,
necessariamente, seguendo la forma solenne
ed obbligatoria, cioè deve essere redatto per atto pubblico seguendo la forma
scritta.
La legge italiana, infatti, prevede che gli atti di donazione siano formalizzati
dinanzi ad un Notaio e alla presenza di due testimoni.
benché questo eccessivo formalismo possa apparire una complicazione per chi
vuole donare, per esempio ad un figlio, in realtà l'obbligo dell'atto pubblico
ha una sua precisa motivazione.
Con questo obbligo infatti, il Legislatore italiano ha voluto porre una
particolare attenzione a chi decide di donare un proprio bene senza che, a tale
donazione, corrisponda alcunché in cambio.
L'obbligo dell'atto pubblico deriva dalla necessità di concedere al donante
(colui che dona) il tempo necessario a ponderare attentamente la propria scelta
affinché risulti pienamente convinto e determinato nel privarsi di parte del
proprio patrimonio.
La donazione, infatti, costituisce un impoverimento del
patrimonio di modo che, è necessario che il donante ne abbia una assoluta
convinzione.
Ed allora, la previsione dell'obbligo dell'Atto pubblico ci permetterà di
rassicurarci sulla assoluta volontà di donare parte del nostro patrimonio.
Avvocato Roma, intende fornire maggiori informazioni possibili, ritenendo
indispensabile rivolgersi ad un
Avvocato che potrà indicare le dinamiche relative alle formalità delle donazioni
ma anche le conseguenze che derivano dalla scelta di donare un bene indicando e
spiegando le
corrette modalità con le quali bisogna avvicinarsi ad una scelta tanto
gratificante quanto importante.
L'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma affronta giornalmente
questioni relative ad atti di donazione e, in generale, ad atti di liberalità e
di successioni ereditarie.
Per ricevere informazioni più dettagliate e personalizzate, potete mandare una mail a:
l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma vi risponderà fornendo le risposte alle informazioni richieste.
La legge italiana fissa l'obbligo dell'atto pubblico come regola generale per
gli atti di donazione prevedendo, tuttavia, delle eccezioni per le cosiddette
"donazioni di modico valore".
Per una maggiore comprensione,
Avvocato Roma vi fornirà alcuni esempi:
1) se un padre dona ad una figlia €100,00 non si applicherà l'obbligo
dell'atto pubblico e, quindi, non sarà necessario andare da un
Notaio. Infatti, questo tipo di donazione che ha ad oggetto una piccola somma di
denaro è considerata di "modico valore" e, pertanto, non sarà sottoposta ad
alcun obbligo di forma.
2) Se, invece, un padre dona alla propria figlia €100.000,00 si renderà
necessario andare dal Notaio il quale, dinanzi a due testimoni
formalizzerà la donazione della ingente somma di denaro con un atto pubblico.
3) Ancora, Se un padre dona ad una figlia €100.000,00 senza, però,
consultare un notaio per la redazione dell'atto pubblico, e quindi in violazione
di legge, la donazione della somma sarà nulla.
Per ulteriori informazioni o per chiarimenti potrete inviare una mail a:
Avvocato Roma, diretto dall'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma provvederà a rispondere alle vostre domande chiarendo i vostri dubbi.
E' stato l'oggetto di una delle più aggressive campagne elettorali degli ultimi anni, l'abolizione della tassa sulle donazioni e sulle successioni.
Ha destano molto clamore la scelta di eliminare tali imposte che, tuttavia, sono state ripristinate nel 2006 e sono ancora vigenti.
Questo significa che chi riceve un bene (o più beni) in donazione o per eredità dovrà versare all'Erario una tassa proporzionata al valore di ciò che riceve.
La legge in questione ha commisurato l'entità dell'imposta sia al valore del
bene ricevuto che al rapporto di parentela tra chi dona e chi riceve (o tra il
defunto e l'erede).
Avvocato Roma formulerà, di seguito, alcuni esempi al fine di dare uno strumento
utile a comprendere quanto e se pagare l'imposta nel caso in cui abbiate
ricevuto un bene in donazione o per successione:
a) Per i beni donati in favore del coniuge o dei parenti in linea retta viene
applicata un'imposta del 4% sul valore eccedente € 1.000.000,00. In poche
parole, se avete avete ricevuto un bene del valore di di
€ 1.100.000,00 dovrete pagare una tassa pari al 4% di 100.000,00 (valore
eccedente) e, quindi, €4.000,00;
b) Per i beni donati in favore dei fratelli e delle sorelle, viene applicata un'imposta del 6% sul valore eccedente € 100.000,00.
In poche parole, che se
avete ricevuto un bene del valore di €
110.000,00, dovrete pagare una tassa pari al 6% di € 10.000,00 (valore
eccedente) e, quindi, € 600,00;
c) Per i beni sonati in favore degli altri parenti (fino al quarto grado) e degli
affini (fino al terzo grado) dovrà essere versata un'imposta pari al 6% del
valore del bene.
Sulla base di quanto abbiamo detto sin'ora, la donazione è un vero e proprio contratto.
Ciò significa che, come tutti i contratti e, come i contratti in generale, per
la donazione è indispensabile che:
1) Colui che dona abbia la capacità di donare;
2) Colui che riceve una donazione, abbia la capacità di riceverla.
Ed allora, non potranno donare i minori d'età o coloro che siano incapaci.
Tuttavia, i minori possono accettare le donazioni sempreché esse vengano autorizzate da
entrambi i genitori o siano autorizzate dal
Tribunale in mancanza dei genitori.
Avvocato Roma consiglia di rivolgersi ad un Avvocato affinché possiate essere
seguiti ed assistiti nella valutazione del procedimento dei accettazione e nella
eventuale fase di autorizzazione dinanzi al Tribunale.
E' necessario, infatti, in particolare in quest'ultimo caso che veniate
assistiti e consigliati da un professionista abilitato a rappresentarvi dinanzi
agli organi giudiziari.
Eventuali chiarimenti ed ulteriori informazioni potranno essere richieste
contattando l'Avvocato Gianni Busco dello
Studio legale Busco di Roma, inviando una mail a:
o telefonando al n. 349.4581494
Riceverete una risposta rapida a seguito di una approfondita analisi della
questione.
...torna su
In genere, una volta donato un bene, non si può decidere arbitrariamente di revocare quanto donato.
L'irrevocabilità delle donazioni è, quindi, la regola generale a cui tuttavia
vanno aggiunte alcune eccezioni che troviamo nel nostro codice civile.
Una donazione può essere revocata nei casi indicati di seguito:
1) Revoca della donazione per ingratitudine;
2) Revoca della donazione per sopravvenienza di figli;
Revoca della donazione per ingratitudine:
Una donazione può essere revocata per ingratitudine quando:
1) Colui che ha ricevuto la donazione abbia volontariamente ucciso o tentato
di uccidere colui che ha donato o il suo coniuge, un discendente o un
ascendente;
2) Colui che ha ricevuto la donazione si sia reso colpevole di grave ingiuria
nei confronti di colui che ha donato o ne abbia gravemente danneggiato il patrimonio.
E' bene ricordare che l'azione per la revoca della donazione deve essere esercitata entro 1 anno.
Ed allora, è indispensabile che vi rivolgiate ad un Avvocato per essere
assistiti e consigliati sul da farsi ed anche perchè la richiesta di revoca
della donazione deve essere inoltrata presso gli Uffici Giudiziari
assistiti da un Avvocato.
Per ulteriori chiarimenti ed informazioni in merito alla revoca di una donazione
potrete consultare la presente rubrica di Avvocato Roma oppure rivolgervi all'Avvocato Gianni Busco
dello studio legale Busco di Roma che vi assisterà e vi fornirà tutti i
chiarimenti richiesti.
Potete inviare una mail all'indirizzo:
l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma risponderà alle vostre
domande.
La revoca della donazione per la sopravvenienza di figli:
Una donazione può essere revocata nel caso in cui colui che ha donato
non aveva altri figli o non sapeva di averne (figli o discendenti).
Il principio espresso da questa norma tende a salvaguardare l'interesse della famiglia
basandosi sull'idea che colui che dona, se avesse saputo di avere un figlio o un
discendente, non avrebbe deciso in tal senso e, quindi, non avrebbe donato.
E' opportuno ricordare che per revocare una donazione per la sopravvenienza di figli
o discendenti si deve agire entro 5 anni dalla nascita del figlio o dalla scoperta
dell'esistenza di un figlio.
È bene sapere, tuttavia che non tutte le donazioni possono essere revocate,
sono infatti escluse le cosiddette "donazioni rimuneratorie" quelle, cioè fatte
per gratitudine in relazione ad un particolare merito di colui che riceve oppure quelle fatte per matrimonio.
Come nel caso precedente, anche per questo tipo di revoca, si deve presentare
una azione dinanzi al tribunale competente avvalendosi, pertanto, di un
Avvocato.
Avvocato Roma vi fornisce le informazioni necessarie a valutare i casi e
l'opportunità di proporre una azione per la revocazione.
Potrete consultare l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma,
che vi seguirà ed assisterà nella gestione e nella trattazione di pratiche di
revoca di donazioni.
Per ricevere ulteriori informazioni potrete inviare una mail ad Avvocato Roma al
seguenti indirizzo:
vi risponderà
l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Roma.
L'Avvocato Busco riceve a:
Roma Viale dei Parioli, 54
Milano Via Vincenzo Monti, 8
Bari Via Giacomo Matteotti, 3